“Ci apprestiamo a vivere la Quaresima non più tanto segnata dalla pandemia da cui, con l’aiuto di Dio e della scienza, ne stiamo uscendo dopo due anni, ma da una guerra che potrebbe rivelarsi una catastrofe per l’umanità intera. Con nel cuore questa immensa sofferenza per le tante vite spezzate in Ucraina, ma anche di speranza affinché si spengano al più presto i fuochi di guerra, la nostra comunità diocesana perugino-pievese vive la Quaresima 2022 al cui centro pone la preghiera, il digiuno e segni concreti di carità e di solidarietà come l’accoglienza di quanti sono in fuga dall’Ucraina”. Sono le parole del cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, pronunciate alla vigilia del Mercoledì delle Ceneri (2 marzo), che per i cristiani segna il “tempo forte” di Quaresima, tempo di conversione e di salvezza in preparazione alla Pasqua di resurrezione dove ciascun cristiano è chiamato a rigenerarsi nella fede.
Il card. Bassetti, Mercoledì delle Ceneri, avvierà in diocesi la Quaresima visitando la comunità ucraina di rito greco-cattolico, presso la chiesa perugina della Madonna delle Grazie. L’incontro è in programma nel pomeriggio del 2 marzo, alle ore 16.
A seguire un altro appuntamento per il cardinale: la celebrazione eucaristica con il rito delle Ceneri nella chiesa dell’Università degli studi animata dalla Pastorale universitaria, in programma alle ore 19. Il porporato rivolgerà parole di incoraggiamento e gratitudine alle giovani generazioni protagoniste del difficile periodo della pandemia a cui continua ad essere affidato l’arduo compito, quello di costruire il futuro di pace per umanità intera anche sulla scia di quanto è emerso al recente incontro internazionale di Firenze “Mediterraneo, frontiera di pace”.
È inoltre stata convocata una veglia diocesana di preghiera per la pace in cattedrale, venerdì 4 marzo, alle ore 21, che sarà presieduta dal card. Bassetti, annunciata nei giorni scorsi dal vescovo ausiliare, mons. Marco Salvi, alla quale sono invitati a partecipare parroci, religiosi, consacrati, movimenti e gruppi ecclesiali.