Processo in Vaticano: ordinanza, “ordinamento vaticano rispetta pienamente le indicazioni sul giusto processo”

(Foto Vatican Media/SIR)

“L’ordinamento vaticano rispetta pienamente le indicazioni date all’art. 6 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo proprio in tema di giusto processo”. È quanto si legge nell’ordinanza letta durante la nona udienza sugli investimenti della segreteria di Stato a Londra, con la quale il tribunale vaticano ha respinto tutte le eccezioni presentate dagli avvocati dei dieci imputati, fissando l’inizio del dibattimento per il 17 marzo, con l’interrogatorio del cardinale Angelo Becciu limitatamente ai fondi che sarebbero stati inviati in Sardegna alla diocesi di Ozieri e alla Coperativa Spes. Nell’ordinanza, si parla di “irrilevanza” delle “eccezioni delle difese fondate sulla asserita violazione dei principi del giusto processo individuati mediante il richiamo di singole e specifiche disposizioni della Costituzione italiana (se non addirittura del codice di rito italiano) e della Cedu”. In questa prospettiva, quindi, sono “del tutto ingiustificate e fuori luogo le definizioni di ‘processo speciale ‘ e di ‘Tribunale speciale’ usate da qualche difensore nel corso del ‘udienza del 27 luglio, come pure le affermazioni sull’asserita mancanza di indipendenza dei giudici vaticani”. Tale indipendenza, fa notare il Tribunale vaticano nell’ordinanza, è  “espressamente riconosciuta anche dalla Cassazione italiana e dal tribunale penale federale elvetico”. Per quanto riguarda i quattro rescritti del Papa operanti in questo procedimento, nell’ordinanza si ricorda che il Papa, come suprema autorità, detiene anche il potere legislativo.

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