Eurobarometro: italiani tiepidi verso l’Unione europea. E il 73% ritiene di conoscere l’attività dell’Europarlamento

Il 64% dei cittadini italiani ritiene che la propria voce non abbia un peso nell’Ue (il 12% in più rispetto alla media europea) e per il 56% nemmeno in Italia. Ma il 44% ritiene che sia un bene che l’Italia faccia parte dell’Ue (per il 41% non ha rilevanza). È il 63% di coloro che hanno risposto al sondaggio voluto dal Parlamento europeo, l’Eurobarometro, a indicare che il nostro Paese ne ha tratto vantaggi, e le ragioni sono in linea con le risposte degli altri europei: per la cooperazione con gli altri Stati membri, perché mantiene la pace e rafforza la sicurezza, perché così l’Italia ha una voce più forte. I punti deboli sarebbero invece la scarsa influenza del governo sulle decisioni dell’Ue, o il fatto che alcune questioni sarebbero risolte meglio a livello nazionale, o ancora che il peso dei cittadini italiani è scarso nel consesso europeo. Nonostante questo gli italiani intervistati pensano che “la casa dei cittadini europei” dovrebbe occuparsi di più di salute pubblica, di sostegno all’economia, e lotta ai cambiamenti climatici, le tre risposte più selezionate. La stragrande maggioranza (73%) ritiene di avere un livello medio-alto di conoscenza del lavoro del Parlamento europeo. Ad avere una visione positiva del Parlamento è il 39% di concittadini (per il 44% è neutra e per il 16% negativa), tre punti in più rispetto alla media europea. Il 57% vorrebbe che il Parlamento europeo avesse un ruolo più importante, al 29% andrebbe meglio un Parlamento più defilato. Al 9% sta bene così come è.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori