“Le risposte dal Governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), Antonio Decaro, rispetto ai rincari delle bollette energetiche.
“Speriamo che in questo modo si possa comprendere a quali rischi si va incontro se non si interverrà presto con un sostegno adeguato a coprire almeno tutti gli aumenti previsti in questi mesi”, ha proseguito Decaro. “L’Anci stima per le amministrazioni comunali un aggravio di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro”, ha sottolineato il presidente, concludendo: “Non vorremmo ritrovarci ancora una volta a dover scegliere tra salvaguardare gli equilibri di bilancio e erogare servizi ai cittadini”.