È stato dedicato a un bilancio della pandemia e a come la Chiesa d’Inghilterra possa diventare un modello di ricerca del bene comune per la società nella quale opera il discorso tenuto dal Primate anglicano Justin Welby nel primo giorno del Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra. L’organo che guida la Chiesa di Stato inglese sarà riunito per tre giorni nella “Church House”, nel centro di Londra, per la seconda volta in presenza dall’inizio della pandemia, con la possibilità di collegarsi online per chi non potesse partecipare di persona. “Una lezione chiave della pandemia è stata l’illusione dell’individualismo e dell’atomizzazione” perché “un virus ha bisogno di molte persone per diffondersi”, ha detto l’arcivescovo di Canterbury. “Anche quando eravamo isolati, a casa, il nostro comportamento aveva un impatto sugli altri. Nel dibattito sulla vaccinazione gruppi e individui parlano dei loro diritti, dei loro bisogni e desideri come se questi siano completamente autonomi. Tra le più grandi sfide che ci troviamo ad affrontare oggi vi è la tensione tra individualismo e comunità”. “Cambiamento climatico e tecnologico, nazionalismo dei vaccini, parità intergenerazionale e globale. Che cosa occorre, oggi, per poter costruire un futuro comune?”, si è chiesto il primate anglicano Justin Welby. “Dobbiamo imparare a prenderci cura delle persone che non abbiamo mai incontrato come se fossero i nostri visibili vicini”.