Safer Internet Day: Polizia di Stato, i consigli per prevenire e combattere bullismo e il cyberbullismo

(foto Polizia di Stato)

In occasione del Safer Internet Day 2022, la Polizia di Stato pubblica sul suo sito i consigli per identificare i segnali e prevenire certi comportamenti legati al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, oltre quanto è possibile fare per fermarli. Atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica e psicologica commesso da un individuo forte nei confronti di un altro debole in modo intenzionale e ripetuto nel tempo. Questa è la definizione con la quale la Polizia di Stato descrive il fenomeno che riguarda ragazze e ragazzi e che solitamente si manifesta agli adulti attraverso cambiamento repentino e rapido di umore, cattivo rendimento scolastico o chiusura in sé stessi di chi lo subisce da ragazzi che potrebbero non avere un’adeguata consapevolezza di quanto i “dispetti” online, le prese in giro possano avere effetti dolorosi sugli altri. Gli esperti della Polizia di Stato invitano ad insegnare il rispetto della privacy online a ragazzi e ragazze, prestando particolare attenzione ai gruppi di messaggistica istantanea, dove potrebbero essere scambiati video e foto che contengono immagini sessuali e di violenza che riguardano minorenni, che quindi costituiscono reato. Per aumentare la sensibilizzazione in materia, bullismo e cyberbullismo sono al centro della campagna educativa della Polizia postale “Una vita da social” giunta alla IX edizione, oltre che una delle possibilità di segnalazione, anche anonima, attraverso l’App gratuita Youpol, da cui è possibile denunciare anche episodi di spaccio di droga e violenza domestica. La Polizia di Stato comunica inoltre che una vittima di bullismo o cyberbullismo, anche se non è stato commesso un reato perseguibile d’ufficio come per gli atti persecutori o stalking, ha la possibilità di chiedere al questore l’ammonimento, misura che può essere disposta nei confronti dei minorenni che hanno più di 14 anni. L’ammonimento è uno strumento di tutela che, oltre ad essere rapido, non coinvolge il cyberbullo nel circuito penale. Gli effetti del provvedimento stesso cessano con la maggiore età dell’ammonito. Lo strumento non manca, comunque, del carattere educativo proprio di ogni misura dedicata ai minorenni in situazioni di devianza: il cyberbullo ammonito sarà sempre invitato ad un percorso che gli faccia comprendere il disvalore dei propri comportamenti.

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