Giornata contro la tratta: p. Ghezzi (Pime), “promuovere istruzione e sviluppo per una vita dignitosa”

La tratta e la prostituzione coatta di donne sono una realtà drammatica che vede il Pontificio Istituto Missioni estere (Pime) di Milano in prima fila soprattutto nell’impegno per la prevenzione e la difesa delle vittime nei Paesi di provenienza e, in Italia, nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica attraverso un’opera informazione. In occasione della Giornata mondiale contro la tratta, domani, il Centro Pime insieme a Mani Tese e Caritas Ambrosiana, in collaborazione con Ucsi, promuove un convegno dal titolo: “Traffico di esseri umani e nuove schiavitù. L’impatto devastante del Covid sulle vittime in Italia e nel mondo”.
“Le vittime di tratta nel mondo sono circa 40-45 milioni, il 72% delle quali giovani donne e il 23% minori. La maggior parte delle donne sono costrette alla prostituzione (quasi 60%) e il resto al lavoro forzato (34%). In Italia, le più colpite sono le nigeriane, ma anche giovani albanesi e rumene insieme alle persone transessuali”, ricorda il Pime.
Spiega padre Mario Ghezzi, direttore del Centro Pime e già missionario in Cambogia per 17 anni: “Grazie alla nostra rete di missionari e volontari, in diversi Paesi d’Africa, Asia e America Latina, e grazie al sostegno di molti amici e benefattori qui in Italia, nei luoghi più poveri e abbandonati del mondo cerchiamo di promuovere istruzione e sviluppo proprio anche per offrire l’opportunità di una vita dignitosa e prospettive di futuro senza cedere a false promesse di sfruttatori senza scrupoli. Dalla nostra sede di Milano vogliamo lanciare un messaggio forte perché sempre più istituzioni e cittadini collaborino a fermare il mercato di vite umane e a sostenere il valore assoluto di ogni persona”.
Il convegno sarà aperto da Fabio Agostoni della Comunità Papa Giovanni XIII-Consiglio Onu diritti umani di Ginevra, che illustrerà il quadro internazionale del fenomeno a danno di nuovi schiavi sempre più poveri e vulnerabili. Seguono le video testimonianze di Mani Tese con i contributi di Damnok Toek, associazione cambogiana impegnata nell’accoglienza dei bambini di strada, e di Achille Tepa, rappresentante per Mani Tese in Benin.
La seconda parte sarà dedicata al tema dello sfruttamento in Italia, passato parzialmente dalla strada all’indoor e vedrà gli interventi di Vito Mariella, vice-direttore Caritas Bari-Bitonto ed educatore dell’ Associazione Micaela onlus, e di Joy Ezekiel, ex vittima di tratta e autrice del libro “Io sono Joy”, scritto con Mariapia Bonanate (edizioni San Paolo).
Ci sarà anche un accompagnamento musicale a cura del maestro Raymond Bahati del Coro interculturale Elikya.

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