“Questo nostro tradizionale incontro, nelle prime settimane dell’anno, è una bella occasione per esprimervi la mia stima e il mio apprezzamento”. Così il Papa ha iniziato il suo discorso ai dirigenti e al personale dell’Ispettorato di pubblica sicurezza presso il Vaticano, ricevuti oggi in udienza. “In questi mesi segnati dalla pandemia avete saputo modulare bene il vostro lavoro, coniugando le disposizioni sanitarie e le norme dell’ordine pubblico con le esigenze dei pellegrini”, l’omaggio di Francesco: “Si deve anche alla vostra professionalità se la vita intorno a questi luoghi sacri e alla Città del Vaticano si è svolta con serenità. E questo è frutto del vostro lavoro, grazie! La vostra vigilanza diurna e notturna tutela le persone che si recano a pregare in Basilica e che vengono ad incontrarmi. La vostra puntuale attività facilita anche le manifestazioni spirituali e religiose che si tengono in piazza San Pietro, come pure le visite dei turisti”. “Si tratta di un’opera considerevole e delicata, a cui attendete con diligenza e sollecitudine, sforzandovi, anche nelle situazioni più complesse, di essere pazienti e disponibili”, ha proseguito il Papa, che ha lodato anche l’”assidua collaborazione” delle forze di polizia “in occasione dei miei spostamenti a Roma o delle mie visite pastorali in Italia”. “Vi sono grato anche per lo stile”, ha sottolineato Francesco: “la vostra è una presenza discreta e nello stesso tempo efficace, resa ancora più proficua dalla collaborazione con la Gendarmeria Vaticana”. “Questo dialogo tra voi e la Gendarmeria è tanto è importante, e per questo vi ringrazio tanto”, ha aggiunto a braccio.