Le Acli si riconoscono “nelle alte e nobili parole del Presidente, e sperano che tutte le forze politiche e sociali le facciano proprie e sappiano fare, secondo il suo auspicio, della lotta alle disuguaglianze e alle povertà l’asse portante delle politiche pubbliche”. Lo si legge in una nota delle Acli nel giorno del giuramento di Sergio Mattarella per il secondo mandato al Quirinale: “Tutela della salute, promozione dell’economia, esigenze di maggiore giustizia sociale nel rispetto dei valori fondamentali della Costituzione sono stati al centro del suo discorso, insieme alla riconferma delle tradizionali alleanze del nostro Paese in un contesto di promozione della pace contro ogni disegno egemonico e violento. È stata ugualmente importante la rivendicazione della scelta di far nascere il Governo presieduto da Mario Draghi e l’auspicio che esso possa continuare il suo lavoro nella fase più delicata della realizzazione delle riforme richieste dal Pnrr per una ricostruzione economica e sociale del nostro Paese che sia giusta ed equa”. Per le Acli, “facendo eco alle preoccupazioni di molti, il Presidente ha ricordato la necessità di riforme adeguate che favoriscano la partecipazione dei cittadini, che permettano di assumere decisioni in tempi rapidi secondo quanto richiede la situazione attuale, che valorizzino il ruolo dei partiti in stretta correlazione con le forze della società civile, anche perché il cittadino che si trova abbandonato dai partiti e dalle forze intermedie si trova non più libero ma più solo. La serietà e l’adeguatezza della classe politica si misureranno essenzialmente su questo”.