“Che l’ormai prossima beata Armida Barelli ci sia d’esempio nel coniugare visioni coraggiose, slancio educativo e impegno culturale, in un appassionato servizio alla Chiesa e alla società”. E’ quanto si legge nel messaggio della Presidenza della Cei per la 98ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che si celebrerà domenica 1° maggio sul tema: “Con cuore di donna al servizio della cultura e della società”. Ricorrenza strettamente correlata alla beatificazione della Barelli, cofondatrice dell’Ateneo insieme a p. Agostino Gemelli, che avrà luogo nel Duomo di Milano il giorno precedente, sabato 30 aprile. “Armida Barelli – ricordano i vescovi – è stata una delle figure femminili più rilevanti nel contesto culturale della prima metà del Novecento. Animata da grandi ideali” e “unica donna” nel gruppo dei “padri fondatori”, ha svolto “un ruolo fondamentale nella nascita dell’Università Cattolica, un progetto per quei tempi davvero sfidante e visionario”.
“Con cuore di donna, cioè intuitivo, materno e generativo – prosegue il messaggio -, Armida ha vissuto con grande coraggio, nel senso etimologico del termine”. Uscendo dagli schemi sociali dell’epoca e “mettendo a frutto il genio femminile, si è impegnata, oltre che per l’Università Cattolica, anche in ulteriori, molteplici opere”. Nel 1923 scriveva alle donne: “Avanti insieme per Gesù nella bella, grande famiglia cristiana”, “tutte insieme, professoresse e analfabete, aristocratiche e contadine, studenti e operaie, maestre e impiegate, casalinghe e artigiane”. E “agendo anche sul piano sociale per la valorizzazione femminile – sottolineano ancora i vescovi -, Armida fu promotrice di un cattolicesimo inclusivo, accogliente e universale”.