Colombia: a Puerto Leguízamo l’incontro continentale dei missionari della Consolata. Condivise esperienze sull’accompagnamento delle popolazioni indigene 

Condividere esperienze, ascoltare il grido della foresta e delle comunità; cercare nuove vie per una presenza più forte e consapevole della situazione da parte dei popoli che la abitano. Sono gli obiettivi dell’incontro continentale dei venti missionari della Consolata, riuniti dall’1 al 5 febbraio nella città colombiana di Puerto Leguízamo, nel dipartimento amazzonico del Putumayo. Nell’agenda dell’incontro la priorità è data allo scambio di esperienze, in chiave sinodale, dei missionari che accompagnano le popolazioni indigene di Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela.
Al tempo stesso, viene messo in atto l’ascolto di alcuni leader delle comunità indigene, contadine e afrodiscendenti, per costruire sulla base del dialogo i percorsi che determineranno il futuro della congregazione in Amazzonia. L’incontro rappresenta, inoltre, l’occasione per il lancio ufficiale di un centro studi sull’Amazzonia promosso dalla congregazione. A questa iniziativa è connesso il rafforzamento del Centro di documentazione indigena (Cdi) a Boa Vista (Roraima, Brasile). I due progetti di propongono di conservare la memoria delle missioni e di fornire preziose informazioni a chi si occupa di preservare la cultura indigena. Tali strumenti sono rivolti non solo ai ricercatori delle università e delle scuole, ma anche agli studenti di teologia e ai missionari che giungono per la prima volta nella regione.
Ieri i missionari hanno partecipato, nella cattedrale di Puerto Leguízamo, alla messa per la Giornata della Vita consacrata, presieduta dal vescovo del vicariato apostolico di Puerto Leguízamo-Solano, mons. Joaquín Pinzón, anch’egli padre della Consolata. La celebrazione è stata preceduta da una processione con l’icona di Nostra Signora della Luce molto cara al popolo afrodiscendente.

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