“Mentre la guerra in Ucraina infuria e gli ucraini combattono coraggiosamente per il loro Paese, l’Unione europea rafforza ancora una volta il suo sostegno all’Ucraina e le sanzioni contro l’aggressore, la Russia di Putin”. Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, interviene sulla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Facendo eco alle parole di Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, entra nel dettaglio delle ulteriori iniziative contro Mosca e l’alleato bielorusso. “Per la prima volta in assoluto, l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi e altre attrezzature a un Paese sotto attacco”. Decisione definita dalla stessa von der Leyen “di svolta”. “Allo stesso tempo, stiamo rafforzando ancora una volta le nostre sanzioni contro il Cremlino e il suo collaboratore, il regime di Lukashenko”. Quindi torna sulla chiusura dello spazio aereo Ue ai voli russi. “I loro aerei non potranno più atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’Ue”. Quindi alcune mosse rispetto ai media e ai social russi che sostengono “con le bugie” la guerra di Putin, contrastando “la loro disinformazione tossica e dannosa in Europa”.
Inoltre “prenderemo di mira l’altro aggressore in questa guerra: il regime di Lukashenko, complice di questo feroce attacco contro l’Ucraina”. Blocco annunciato di tutte le importazioni, dai combustibili minerali al tabacco, legno e legname, cemento, ferro e acciaio. Estenderemo anche alla Bielorussia le restrizioni all’esportazione che abbiamo introdotto sui beni per la Russia”. “In base a questo pacchetto, importanti banche russe saranno escluse dal sistema Swift. Vieteremo anche le transazioni della Banca centrale russa e congeleremo tutti i suoi beni, per impedirle di finanziare la guerra di Putin. E prenderemo di mira i beni degli oligarchi russi”.
Aggiunge: “Diamo il benvenuto a braccia aperte agli ucraini che devono fuggire dalle bombe di Putin e sono orgogliosa del caloroso benvenuto che gli europei hanno riservato loro. Stiamo mobilitando ogni sforzo e ogni euro per sostenere i nostri Stati membri orientali, per ospitare e prendersi cura di questi rifugiati”.