“Gli attacchi alle scuole in Ucraina stanno mettendo in pericolo la vita e il futuro dei 7,5 milioni di bambini del Paese. Sarebbero decine i bambini uccisi nei combattimenti, che hanno riguardato anche il bombardamento di strutture educative in tutto il paese, bilancio che però sembra aumentare di ora in ora”. Lo denuncia oggi Save the Children ricordando che, “dal 2014, 750 scuole sono state distrutte, danneggiate o costrette a chiudere a causa del conflitto nell’Ucraina Orientale, interrompendo l’accesso all’istruzione per migliaia di bambini. Molti minori e le loro famiglie, inoltre, erano troppo spaventati per frequentare e angosciati dalla presenza di soldati armati negli edifici scolastici”.
Secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, almeno sei strutture educative sono state bombardate negli ultimi giorni e due insegnanti sono stati uccisi venerdì, in una scuola a Gorlovka, nell’Ucraina orientale, che è stata bersagliata da un missile. Un asilo e un orfanotrofio sono stati colpiti e danneggiati a Okhtyrka: tra le 6 vittime, c’era una bambina di appena sette anni.
Nella parte est del Paese, le scuole sono state chiuse il 21 febbraio con l’intensificarsi delle ostilità, lasciando circa 350.000 bambini senza accesso all’istruzione. In altre aree, dove ancora le scuole sono aperte, alcune testimonianze hanno riportato che i genitori mandano a scuola i loro figli con addosso adesivi che riportano il gruppo sanguigno, perché temono che possano essere feriti.
“Le scuole non devono diventare campi di battaglia dove si scatenano le guerre e gli studenti sono le vittime”, ha ammonito Irina Saghoyan, direttore di Save the Children per l’Europa orientale, aggiungendo che “ogni scuola che viene danneggiata o distrutta, ogni lezione persa, è un passo indietro per far sì che i bambini possano sperimentare, imparare, avere delle prospettive, costruire un futuro migliore”. “Le scuole, gli insegnanti e gli studenti devono essere protetti dagli attacchi”, l’appello di Saghoyan, secondo cui “la tutela delle infrastrutture civili essenziali, come scuole e ospedali, e dei civili deve essere la priorità assoluta di tutte le parti. Ridurre al minimo la loro sofferenza in questo conflitto è un obbligo legale”. “Save the Children chiede un’immediata cessazione delle ostilità, unico modo per proteggere i bambini dalla violenza e da altre violazioni dei loro diritti”, ha concluso.