Lo sviluppo assunto dalla crisi ucraina ha spinto il Patriarcato di Venezia ad attivarsi immediatamente per porre in atto tutte le azioni di sostegno e vicinanza con il popolo ucraino e tutte le persone coinvolte in questo conflitto. Innanzitutto, si legge in un comunicato, la preghiera, “unica arma che fa tacere le armi e riesce a spuntare le armi degli uomini”, ha detto ieri il patriarca Francesco Moraglia nella veglia di preghiera nella basilica della Salute. Mercoledì 2 marzo alle 20.30, si terrà un’altra veglia presso la basilica cattedrale di San Marco “per pregare assieme ai fratelli cristiani delle altre confessioni”.
Per quanto riguarda gli aiuti umanitari la Caritas diocesana ha attivato il confronto con la Caritas dell’Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini (dal qual dipende la comunità cristiano cattolica ucraina presente a Venezia) e il Comune di Venezia dal quale sono emerse le seguenti indicazioni: la Caritas ucraina ha manifestato la preferenza per gli aiuti in denaro piuttosto della raccolta di beni che sarebbe difficile far giungere fisicamente in Ucraina. Il denaro raccolto verrà poi utilizzato dalla Caritas ucraina per comperare direttamente i beni necessari in Polonia o nei paesi limitrofi. La diocesi di Venezia provvederà a versare le offerte pervenute alla Caritas locale.
È stata inoltre segnalata la necessità di alcuni beni: cibi in scatola e a lunga conservazione; medicinali e prodotti per il primo soccorso: garze, disinfettante, asciugamani in microfibra, bende, alcool, mascherine, guanti; prodotti igiene personale: dentifricio, spazzolini, pannolini, assorbenti, asciugamani di carta.
I prodotti possono essere consegnati nei seguenti punti di raccolta: Marghera: c/o parrocchia di Sant’Antonio, via Padre Egidio Gelain 1
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00; Venezia: c/o chiesa di S. Chiara, Santa Croce 495 a Venezia tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 19.00; Eraclea: c/o S. Maria Concetta, via Fratelli Bandiera 5 la domenica e il martedì dalle ore 9.30 alle 11.30; per eventuali urgenze è possibile contattare i seguenti numeri: 3334328651 – 3496995055.
Il Patriarcato di Venezia, attraverso la Caritas diocesana, è in stretto contatto con la Prefettura e il Comune per strutturare la rete di accoglienza dei cittadini ucraini che stanno raggiungendo il nostro Paese ed è in attesa che la Prefettura di Venezia trasmetta indicazioni più precise dopo il tavolo tecnico che si è svolto questa mattina. Nel frattempo, sono già stati individuati in alcune strutture diocesane una trentina di posti per le prime accoglienze di emergenza. La Caritas diocesana invita parrocchie o altre realtà ecclesiali che ritenessero di poter mettere a disposizione locali idonei per l’accoglienza di persone negli spazi parrocchiali, o eventualmente anche presso famiglie, a segnalare la propria disponibilità a segreteria.caritas@patriarcatovenezia.it, tenendo conto che probabilmente si tratterà di accoglienze di medio periodo (6-12 mesi) e che i luoghi di accoglienza devono essere idonei per il pernottamento ed, eventualmente, anche per la vita quotidiana delle persone ospitate.