La Chiesa di Carpi ha voluto testimoniare ieri, domenica 27 febbraio, la propria vicinanza alla comunità ucraina presente sul territorio diocesano “per condividere nella preghiera il dolore e la preoccupazione per le conseguenze sulla popolazione dell’invasione russa in atto in questi giorni”. Nella chiesa di San Bernardino Realino, dove abitualmente si ritrova la comunità ucraina per la preghiera e per celebrare la messa, era presente l’assistente spirituale don Alessandro Sapunko con una nutrita delegazione di cittadine e cittadini ucraini. Il sacerdote e i fedeli ucraini, spiega la diocesi di Carpi in una nota, sono stati accolti al termine della messa della comunità parrocchiale di San Bernardino dal vicario generale, mons. Ermenegildo Manicardi, insieme dal parroco don Mauro Pancera e al vicario episcopale per la carità don Riccardo Paltrinieri, che ha espresso a nome del vescovo Erio Castellucci, la solidarietà della Chiesa di Carpi per questo momento drammatico che stanno vivendo i familiari rimasti in Ucraina e per la sofferenza di chi da qui segue con apprensione lo sviluppo degli eventi bellici. “Nelle parole di don Alessandro – prosegue la nota – in breve il racconto della storia sofferta dell’Ucraina e il desiderio di libertà e di pace che anima questo popolo e la richiesta di continuare con la preghiera e con l’aiuto per le necessità che si manifesteranno sia per la gente in Ucraina sia per i profughi che arriveranno anche qui in Italia”. Hanno portato la loro solidarietà alla comunità ucraina anche Roberta Della Sala, operatrice Caritas e della Consulta per gli stranieri, la Migrantes di Carpi con Elena Zuffolini e Maurizio Maio. Al termine un momento di preghiera sentito e commosso vissuto con la comunità ucraina ha concluso questo primo incontro. In serata, poi, alle 18.30 nella chiesa del Corpus Domini a Carpi, l’Azione Cattolica diocesana ha accolto la comunità ucraina nella celebrazione della santa messa presieduta da mons. Manicardi.