“Tante volte ci lamentiamo per le cose che non vanno nella società, nella Chiesa, nel mondo, senza metterci prima in discussione e senza impegnarci a cambiare anzitutto noi stessi. Ogni cambiamento positivo deve cominciare da noi stessi, altrimenti non ci sarà cambiamento”. E’ il monito del Papa, durante l’Angelus di oggi, in cui ha esortato a “ripulire il nostro sguardo”, a “guardare dentro di noi per riconoscere le nostre miserie”. “Perché – ha spiegato – se non siamo capaci di vedere i nostri difetti, saremo sempre portati a ingigantire quelli altrui. Se invece riconosciamo i nostri sbagli e le nostre miserie, si apre per noi la porta della misericordia”. “Guardare gli altri come fa lui, è il segreto”, ha spiegato Francesco: “Dio non vede in noi degli sbagli irrimediabili, ma dei figli che sbagliano. Si cambia l’ottica. Dio distingue sempre la persona dai suoi errori. Crede sempre nella persona ed è sempre pronto a perdonare gli errori: sappiamo che Dio perdona sempre. E ci invita a fare lo stesso: a non ricercare negli altri il male, ma il bene”.