“Gerusalemme è nel cuore di tutti i popoli. Ognuno ha il suo posto nella Città Santa dove ci sono luoghi sacri per l’umanità intera e per tutte le religioni. Noi siamo impegnati per difendere e portare la pace in tutto il mondo, nel pieno rispetto di tutte le differenze che ci sono fra gli uomini”. Lo ha detto il sindaco di Gerusalemme, Moshe Lion, intervenuto stamattina all’ultima giornata dell’Incontro dei vescovi e dei sindaci delle città del Mediterraneo che si chiude oggi a Firenze. “A Gerusalemme – ha aggiunto – abbiamo due compiti: salvaguardare il passato e la santità della città e custodire il futuro”. Lion ha ricordato che “Gerusalemme recentemente ha conosciuto una rivoluzione diventando una città moderna, un centro economico con tante start up, eccellenze nel campo sanitario, dell’innovazione e delle cyber-tecnologie. È la città dei profeti della Bibbia e dei miracoli moderni”. Il sindaco della Città Santa ha poi parlato anche del Covid, “una nuova prova per la nostra città, lo abbiamo superato e siamo più forti”. “Da Gerusalemme vi porto la benedizione della pace. A Gerusalemme noi preghiamo sempre per la pace nel mondo, anche per l’Ucraina. Gerusalemme sarà in pace solo se il mondo sarà in pace. Preghiamo per Gerusalemme e per la pace nel mondo”. Prima di lasciare il microfono Lion ha invitato a Gerusalemme Papa Francesco, “come segno di pace. Saremo onorati di poterlo accogliere di nuovo tra noi”.