“La nostra storia è quella del bene e del male e il Mediterraneo ha un ruolo importante in questa storia. Il Mare Nostrum è un luogo di grande cultura e bellezza, ma queste non sono di proprietà di nessuno. Chi vede questo nostro mare così, è arrogante e sbaglia. E soprattutto vuole il male delle civiltà. Per questo dobbiamo combattere il male, perché Dio protegge chi difende il bene, e non importa a quale religione appartiene. Per questo è fondamentale lavorare per il bene dell’umanità, per la pace. Allontaniamoci dall’arroganza”. Con queste parole Ekrem İmamoğlu, sindaco di Istanbul è intervenuto alla sessione conclusiva del Forum dei vescovi e dei sindaci delle città del Mediterraneo che si chiude oggi a Firenze. “La bontà e il bene sono il nostro fondamento – ha detto il sindaco -. Il Mediterraneo è la civiltà delle civiltà, dove il dialogo, la democrazia e la pace sono sovrani. Dobbiamo essere uniti, dobbiamo essere un segno per l’intero mondo. Mettiamo da parte le differenze, i pregiudizi, per comprenderci l’uno con l’altro, per stabilire una cooperazione permanente. Curiamo la pace, promuoviamo uguaglianza, benessere, solidarietà e dialogo in tutte le città mediterranee affinché sia poi così anche nel mondo. Pace nelle nostre case e nelle nostre città. Questo – è stata la conclusione – è il percorso della civiltà su cui camminare con coraggio e tolleranza per stabilire una cooperazione permanente”.