La guerra non ferma la vita che nasce. Malgrado la tragedia che sta vivendo in queste ore, l’Ucraina non perde la speranza grazie anche alle notizie relative alla nascita di alcuni bambini venuti alla luce nei sotterranei e nei rifugi antiaerei di Kiev durante i bombardamenti. Mia, questo il nome dell’ultima nata. La foto della sua nascita è diventata virale. La mamma, assistita nel miglior modo possibile l’ha partorita nella metropolitana di Kiev mentre la città era assediata dalle truppe russe. A raccontare la sua storia sui social è stata Hanna Hopko, politica ucraina ed ex deputata che ha immortalato il momento pubblicando le foto della sua nascita. Ma Mia non è stata l’unica bimba nata in una notte di bombe e scontri armati. Niente, neanche la violenza più cruda, può fermare il miracolo di una nuova vita, che può fiorire anche in un rifugio antimissilistico. “La piccola sta bene”, mentre nel tweet si legge: “È la prima nata (della quale abbiamo notizia) in uno dei centri di accoglienza di Kiev. Sotto terra, vicino agli edifici in fiamme e ai carri armati russi. Mia è stata la prima ma non l’unica. In un rifugio di Kherson, città a sud dell’Ucraina, infatti, sono venuti al mondo altri due bambini, entrambi maschi. Ad annunciarlo oggi sul suo account Facebook il sindaco di Kherson, Igor Kolykhaev. “Ieri in due diversi rifugi di Kherson sono nati due bambini. Stanno bene e sono sani. I nostri medici sono stati pronti ad agire e tutto è andato bene, sia per le mamme sia per questi nuovi cittadini di Kherson”. La vita vince sempre!