“La sofferenza della guerra ci tocca da vicino e ci uniamo all’appello di pace di papa Francesco”. Lo dice il vescovo di Padova, mons., Claudio Cipolla, che invita le comunità cristiane a pregare quotidianamente per la pace e in particolare nelle messe della domenica 27 febbraio. Inoltre, in comunione con il Papa e con i vescovi italiani, invita a vivere mercoledì 2 marzo, mercoledì delle Ceneri con cui prende inizio la Quaresima, una giornata di digiuno e di preghiera intensa per la pace.
Proprio mercoledì 2 marzo, la Chiesa di Padova propone e invita a un momento di “Preghiera di pace”, che si terrà alle 20, sul sagrato della cattedrale, con la preziosa collaborazione dei Vigili del Fuoco che alimenteranno un “braciere di pace”. Hanno già accolto l’invito: la comunità cattolica ucraina di rito bizantino, le associazioni e aggregazioni cattoliche solitamente impegnate nei percorsi e nella marcia per la pace; la chiesa ortodossa greca, la chiesa ortodossa rumena, la chiesa ortodossa moldava, la chiesa valdese metodista di Padova. Sarà un momento di preghiera e di vicinanza al popolo ucraino e una corale invocazione di pace, con la presenza del vescovo Claudio Cipolla. A seguire, la celebrazione della messa con il rito di imposizione delle Ceneri, alle 20.30, in cattedrale, presieduta dal vescovo.
La preghiera per la pace verrà anticipata e accompagnata da un momento di riflessione e confronto, promosso dalla diocesi di Padova. Sarà un incontro on line, in diretta You Tube sul canale della diocesi, in programma lunedì 28 febbraio, alle 18.30, che vedrà varie qualificate voci a confronto sulla situazione in Ucraina, gli scenari che si aprono, la realtà delle comunità cattoliche nel paese che vive il conflitto e qui nel nostro territorio diocesano. Saranno ospiti Paolo De Stefani del Centro diritti umani dell’Università di Padova; il missionario in Ucraina don Moreno Cattelan, della congregazione di Don Orione, Piccola Opera della Divina Provvidenza; don Ivan Chverenchuk, parroco della comunità ucraina cattolica di rito bizantino; suor Francesca Fiorese, direttrice dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, e don Gianromano Gnesotto, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dei Migranti – Migrantes.