(da Firenze) “Quelle che stiamo vivendo sono giornate segnate dalla paura, dalla disperazione, dalla profonda preoccupazione per quello che sta avvenendo in Ucraina, per questo attaccco che sta colpendo vittime civili non solo militari”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, aprendo oggi a Palazzo Vecchio la sessione congiunta di vescovi e sindaci, che caratterizza la penultima giornata dell’incontro tra i vescovi e i sindaci del Mediterraneo promosso dalla Cei. “Abbiamo condannato questo atto di violenza inaccettabile e esprimiamo vicinanza a tutte le persone colpite”, ha proseguito Nardella a proposito di “questa terribile guerra, rispetto alla quale c’è solo il dialogo, per arrivare alla pace tra le nostre città e i nostri popoli”. “Siamo qui per lavorare per la pace: le città non hanno eserciti e non costruiscono muri, vivono di pace e per la pace”, ha affermato Nardella: “Siamo abituati a stare insieme alla nostra gente, ai nostri cittadini e non guardiamo la ragion di Stato: guardiamo ciò che condividiamo con le nostre comunità”. “Il Mediterraneo non è solo luogo un luogo geografico, ma è un luogo dello spirito, della civiltà e delle civiltà”, ha sottolineato il sindaco di Firenze, definendo “molto significativo che sindaci provenienti da religioni diverse si ritrovano in un nome della comune radice di Abramo. Siamo pragmatici e coraggiosi nell’affrontare temi di grande respiro: le sfide globali si possono vincere solo se c’è un coinvolgimento pieno e forte delle comunità locali”.