Anche a Taranto si prega per la pace. A farlo, insieme, in un abbraccio fraterno, donne ucraine e donne russe, accomunate dall’esperienza di vita in una città straniera che le ha accolte soprattutto delegando loro il ruolo della cura degli anziani e dei fragili. Si sono riunite ieri pomeriggio nella chiesa di San Pasquale Baylon, nel centro cittadino. L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio diocesano Migrantes e dalla “Stella Maris-Apostolato del mare”. “Abbiamo scelto il Vangelo della lavanda dei piedi non a caso – racconta don Ezio Succa – perché loro quei piedi li detergono ogni giorno, sono i corpi dei nostri cari di cui si prendono cura. Nella loro cultura matriarcale è la donna che porta benessere, emigrando. Con questo momento abbiamo voluto ricreare un’atmosfera familiare e di sostegno per quello che stanno attraversando. Hanno familiari nei loro Paesi, temono per la loro sorte”. La veglia si è tenuta tutta intorno al tridente, simbolo dell’Ucraina, che rappresenta la libertà e le donne hanno letto alcuni passi legati proprio al tema. “Sono in Italia da quasi 20 anni – racconta una donna – io lì ho i nipoti, un figlio e una figlia. Ho paura. Non so se proveranno a venire qui. Oggi hanno sentito i bombardamenti ma è andata bene, non erano vicini”. Il timore per le donne che hanno prestato servizio militare è anche quello di essere richiamate in patria per tornare a vestire la divisa. “La guerra non è della gente come noi, è dei potenti. Noi non vogliamo la guerra”, afferma una donna russa che ha voluto partecipare all’incontro ecumenico per portare la sua solidarietà alle ucraine.