“In questo momento ci siamo riuniti tutti nel monastero di Leopoli che abbiamo deciso di mettere a disposizione dei profughi e di quanti avranno bisogno. L’altra nostra priorità è la tutela degli 8 ragazzi disabili che vivono nella nostra comunità. Se il conflitto dovesse arrivare drammaticamente anche qui saremo costretti a portarli nelle nostre case in Polonia o in Italia”. Così don Moreno Cattelan, missionario orionino, racconta la situazione che si sta vivendo a Leopoli. In queste ore, informa l’Ufficio stampa dell’Opera Don Orione, si sta tenendo una riunione per organizzare ogni possibile scenario soprattutto per la tutela dei ragazzi disabili presenti.
“Da ieri sera – ha aggiunto don Cattelan – a Leopoli non esce nessuno. Tutti siamo in attesa. La paura è quella principale dei bombardamenti. Il nostro chierico non potrà lasciare il Paese perché c’è il richiamo alla leva militare per tutti i cittadini ucraini abili dai 18 ai 60 anni. Vi chiedo soprattutto di pregare per noi. Non lasceremo il popolo ucraino. Noi rimaniamo qui!”.