Ucraina: anche le Acli domani in piazza a Roma per dire no alla guerra. “L’Ue apra le frontiere a chi fugge dalla guerra”

“Tutti dobbiamo concorrere alla pace: l’attacco all’Ucraina da parte delle forze russe è un atto ingiustificabile ed è una violazione dei trattati internazionali e dei più importanti valori che sono alla base dell’Europa”. È quanto scrive la presidenza nazionale delle Acli in una nota con cui annuncia la partecipazione alla manifestazione per la pace che si terrà domani, sabato 26 febbraio, in piazza SS. Apostoli a Roma. “Tutte le Acli – si legge nella nota – esprimono solidarietà e vicinanza alle persone e alle famiglie che in queste ore stanno subendo l’attacco russo e si stringono in particolar modo vicino agli amici del Patronato Acli li presenti e anche alle tante lavoratrici di nazionalità ucraina che si trovano da anni in Italia e stanno vivendo momenti di angoscia per i loro familiari”. Riprendendo le parole rassicuranti del premer Draghi, che nell’informativa alla Camera ha assicurato la pianificazione di un’evacuazione in condizioni di sicurezza per gli italiani presenti in Ucraina, le Acli chiedono che “allo stesso modo venga facilitato anche l’ingresso ai familiari delle migliaia di donne e uomini ucraini che lavorano in Italia, curano quotidianamente le nostre famiglie e che sono una risorsa fondamentale per il Paese e nello stesso tempo chiediamo all’Unione europea di aprire senza esitazione le frontiere a chi fugge dalla guerra”.

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