Colombia: Pastorale sociale, “Eln abbandoni la via della violenza”

La Conferenza episcopale colombiana (Cec), attraverso una nota del Segretariato nazionale della Pastorale sociale, esprime una “forte preoccupazione” per l’escalation di azioni violente che si stanno verificando in diverse località del Paese, a causa del cosiddetto sciopero armato promosso dalla guerriglia dell’Esercito di liberazione nazionale.
“Come Chiesa, in mezzo alla situazione che colpisce il Paese e in particolare alcune regioni, siamo chiamati a rispettare la vita, a cercare vie di dialogo”, si legge nella nota, firmata da mons. Juan Carlos Barreto, vescovo di Quibdó e presidente della Commissione episcopale per la Pastorale sociale, e da mons. Héctor Fabio Henao, direttore uscente del Segretariato per la Pastorale sociale (sta per lasciare l’incarico dopo un servizio di ben 24 anni, e sarà sostituito da padre Rafael Castillo). All’Eln viene chiesto di “abbandonare la via della violenza e di mostrare segni coerenti di vera disponibilità al dialogo”. Inoltre, prosegue il messaggio, “chiediamo che l’Eln e tutti i gruppi armati rispettino il diritto internazionale umanitario e riflettano sui molteplici effetti che causano nel nostro Paese e lo fanno precipitare un assurdo fiume di sangue e odio”.
La Pastorale sociale, ancora, esorta lo Stato colombiano a fornire una protezione “effettiva e integrale” alla popolazione dei territori colpiti e al “riconoscimento dell’aggravarsi del conflitto”. Cosa che il Governo non ha fatto nei giorni scorsi, quando aveva smentito proprio le denunce di mons. Barreto. Dall’altro lato, il messaggio invita la società civile, in vista del duplice appuntamento elettorale delle Parlamentari e delle Presidenziali, a un vero impegno democratico che permetta la costruzione di “un Paese migliore, senza violenza e con giustizia sociale”.

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