Ucraina: unanime condanna dai leader europei. Scholz (Germania-G7), “non c’è giustificazione a questo attacco. È la guerra di Putin”

Parole di condanna all’aggressione militare ordinata da Putin in Ucraina vengono espresse quasi all’unisono nelle cancellerie dei Paesi europei: da Parigi, Madrid, dall’Aja, Stoccolma, Copenaghen, Varsavia, Budapest, Vilnius, Riga e Tallin risuonano parole simili. In mattinata si sono riuniti i Consigli di sicurezza, come a Budapest, a Riga, a Berlino. Dalla capitale tedesca il cancelliere Olaf Scholz ha affermato che “la situazione è molto grave” e in una dichiarazione davanti alla stampa, dopo la riunione del Consiglio di sicurezza, ha detto: “Non c’è giustificazione a questo attacco. È la guerra di Putin”. Ai connazionali tedeschi in Ucraina l’incoraggiamento a lasciare il Paese; a Zelensky parole di “piena solidarietà”. E poiché la Germania guida il G7 in questo anno, Scholz ha convocato una video conferenza del G7 nel pomeriggio per parlare di risposta all’attacco e di sanzioni che, decise in stretta concordanza con Nato e Ue, dovranno “rendere chiaro che pagheranno un amaro prezzo per l’aggressione e che Putin con la sua guerra ha fatto un grave errore”. Scholz ha incoraggiato i Paesi est-europei che confinano con la Russia, assicurando che “saremo al vostro fianco”, e ha invitato Putin “a fermare immediatamente l’aggressione militare e ritirarsi completamente dal territorio ucraino”.
In mattinata anche dall’Osce è arrivata una dichiarazione di ferma condanna per un attacco che “mette in grave pericolo la vita di milioni di persone ed è una flagrante violazione del diritto internazionale e degli obblighi della Russia”. Sempre medesima la richiesta: “L’immediata cessazione di tutte le ostilità”. Appuntamento per i leader europei alle 18 a Bruxelles per “decidere in linea di principio su ulteriori misure restrittive”, dice una nota del Consiglio europeo diffusa nel frattempo e che condanna duramente l’azione militare della Russia, ma anche “il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione contro l’Ucraina”, Bielorussia che viene invitata “a rispettare i suoi obblighi internazionali”.

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