“In questi giorni stiamo vivendo una tempesta perfetta: a caro energia, aumento dei costi delle materie prime, inflazione, ora si aggiunge il conflitto tra Russia e Ucraina, che oltre a rappresentare una grave minaccia umanitaria potrà avere un impatto enorme sull’economia europea, a cominciare dall’agroalimentare Made in Italy”. Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, intervenendo ad Aosta al Congresso della federazione regionale.
“Da parte nostra – ha affermato il sindacalista – piena condanna dell’invasione russa, che come ogni conflitto armato rischia di colpire soprattutto civili inermi. Un atto ingiustificabile che minaccia di impattare anche sulle nostre imprese e sull’occupazione”. Negli ultimi mesi “l’export agroalimentare Made in Italy ha conosciuto un nuovo boom, specialmente per i prodotti lattiero caseari e da forno, carni, comparto vitivinicolo, raggiungendo per la prima volta i 52 miliardi”, ha detto Rota, spiegando che “oltre ai 750 milioni del Recovery destinati alla competitività e alla resilienza delle filiere produttive, ci sono 450 milioni della legge di bilancio 2022 destinati a rifinanziare importanti contratti di sviluppo anche per l’agrifood, ma con il conflitto attuale è concreto il rischio di mandare in fumo gli sforzi fatti da lavoratori e imprese per ripartire e per rendere strutturali questi investimenti. Vanno messi in campo tutti gli strumenti possibili per fermare il conflitto, tutelare i civili, garantire pace e stabilità”.