“La comunità cittadina e la comunità ecclesiale di Assisi, custodi del messaggio di pace di san Francesco e santa Chiara non possono restare in silenzio di fronte alla guerra che torna ad affacciarsi nel vecchio continente. A chi la sta fomentando e avviando, con conseguenze che possono essere terribili, gridiamo: in nome di Dio, dell’umanità e del buon senso, fermatevi!”. Si apre con queste parole l’appello alla pace sottoscritto questa mattina ad Assisi dal vescovo Domenico Sorrentino, dalle Famiglie Francescane, dal sindaco Stefania Proietti e da don Tonio Dell’Olio, presidente della Commissione Spirito di Assisi.
“Vogliamo farci voce innanzitutto delle vittime che la guerra non la scelgono ma la subiscono – prosegue l’appello – e vogliamo farci eco delle parole di Papa Francesco che, rivolgendosi ‘a tutti, credenti e non credenti’, ha richiamato l’insegnamento di Gesù ‘beati i costruttori di pace’ sottolineando ‘l’insensatezza diabolica della violenza’. Per questo chiediamo a tutte le forze in campo di rinunciare all’uso della forza e di ritornare al tavolo del dialogo e del negoziato, a ridare la parola alla diplomazia e alla politica che, per sua stessa natura, deve essere sempre al servizio del bene”. L’invito all’Onu è quello di tornare “a esercitare un ruolo centrale in questa crisi”.
Per riproporre questi valori primari, presso le sedi comunali di Assisi sarà esposta da oggi la bandiera della pace. Inoltre, l’Amministrazione comunale chiederà alle scuole di portare, il 2 marzo, scolari e studenti a sostare in silenzio nella piazza del Comune anche per pochi minuti per riflettere sul valore centrale della pace. Un’altra iniziativa agli studenti di tutte le scuole di Assisi ai quali viene chiesto di preparare messaggi che il Comune farà arrivare ai presidenti di Ucraina e Russia oltre al segretario generale delle Nazioni Unite: “Un appello di pace – viene spiegato – che giunga dai più piccoli e che tocchi i cuori di chi ha nelle proprie mani le sorti del mondo”.
La diocesi invita i fedeli alla preghiera costante, facendolo in modo speciale, con il coordinamento della Commissione Spirito di Assisi, sabato 26 febbraio alle 21, nella basilica di Santa Maria degli Angeli con una veglia di preghiera, e domenica 27 febbraio, giornata mensile di preghiera per la pace, con un’intenzione di preghiera in tutte le messe. Infine per il 2 marzo, giornata indicata dal Papa, è in programma nell’adorazione eucaristica nella chiesa di S. Maria sopra Minerva, nel cuore della città.
“Ci facciamo interpreti del sentimento della comunità civile e religiosa di Assisi, per esprimere la ferma condanna della guerra e della violenza, di ogni forma di sopruso e di aggressione, e al contempo per gridare al mondo che la pace è possibile e che ciascuno di noi ha un ruolo e per questo nessuno deve rimanere indifferente! Francesco e Chiara ci insegnano a sognare l’impossibile e a sperare anche nelle situazioni più disperate”, concludono i sottoscrittori dell’appello: “Da Assisi, città messaggio della pace e per la pace, chiediamo a tutti coloro che ne hanno il potere, di fermare ogni atto di violenza e di fare spazio alla diplomazia, al dialogo, alla speranza, alla pace”.