Ucraina: Guterres (Onu), “il mondo sta affrontando un momento di pericolo”

“Il nostro mondo sta affrontando un momento di pericolo. Speravo davvero che non arrivasse”. Sono le parole del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres alla riunione dell’Assemblea generale sull’Ucraina. “Gli ultimi sviluppi riguardanti l’Ucraina sono motivo di grave preoccupazione – ha detto –. Ci sono segnalazioni di aumento delle violazioni del cessate il fuoco attraverso la linea di contatto e il rischio reale di un’ulteriore escalation sul campo”. Nella situazione attuale, prosegue Guterres, “una cosa è chiara: la decisione della Federazione Russa di riconoscere la cosiddetta ‘indipendenza’ delle regioni di Donetsk e Luhansk – e il seguito – sono violazioni dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina e non coerenti con i principi della Carta delle Nazioni Unite” oltre ad essere in contrasto con la Dichiarazione sui principi di diritto internazionale concernenti le relazioni amichevoli e la cooperazione tra gli Stati in conformità con la Carta delle Nazioni Unite adottata dall’Assemblea generale più di mezzo secolo fa. “È tempo di moderazione, ragione e de-escalation – ha sottolineato –. Non c’è posto per azioni e dichiarazioni che porterebbero questa situazione pericolosa sopra ad un abisso. È tempo di stabilire un cessate il fuoco e tornare sulla via del dialogo e dei negoziati per salvare il popolo dell’Ucraina dal flagello della guerra”. Il segretario generale Onu ha ricordato che ancora prima di questa crisi almeno due milioni di persone in Ucraina avevano bisogno di assistenza umanitaria e le agenzie Onu dall’inizio del 2022 hanno consegnato 140 tonnellate di aiuti salvavita. “Come purtroppo sappiamo fin troppo bene, nei conflitti i civili, compresi donne e bambini, soffrono sempre per primi e soffrono di più – ha detto –. Se il conflitto in Ucraina si espande, il mondo potrebbe vedere una situazione di gravità dei bisogni mai vista”. Guterres ha chiesto a tutte le parti di “consentire un accesso sicuro e senza ostacoli da parte delle agenzie umanitarie, anche nelle aree non controllate dal governo dell’Ucraina orientale” e “rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario”.

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