“Dare risposta a ragazzi che affrontano una tragedia come la morte di un genitore per mano di un altro, solitamente davanti ai loro occhi la morte della madre per mano del padre”. Così Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini, ha spiegato stamattina, durante l’evento online “Orfani di femminicidio e diritto all’infanzia”, cosa ha spinto l’impresa sociale a mettere in campo il bando “A braccia aperte,” promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e rivolto ai figli delle vittime di femminicidio e alle famiglie affidatarie, all’interno del quale è stato finanziato il progetto “Respiro”, presentato oggi. Per Rossi-Doria “è un’iniziativa necessaria e importante”, “così come lo è stata la decisione di affrontare un fenomeno così grave e delicato. Abbiamo scelto di favorire un processo inclusivo di progettazione partecipata, coniugando sensibilità, competenze ed esperienze altamente qualificate. Si tratta infatti di bambini e bambine che hanno perso in modo violentissimo entrambi i genitori e devono affrontare un presente e un futuro molto difficili, il che richiede un’opera di riparazione attentissima. Noi sosteniamo sia i ragazzi sia gli adulti che se ne occupano. È una sfida di grande impegno morale per tutti”. In questo senso, ha precisato il presidente di Con i Bambini, “le politiche pubbliche si costruiscono facendo sperimentazione e riflessione su quanto si costruisce sul territorio. Di qui l’importanza del progetto “Respiro”. “Ci auguriamo – ha concluso Rossi-Doria – che con questo lavoro dedicato a ragazzi/e così colpiti, le istituzioni e la società aprano gli occhi anche sulle loro vite come è giusto e urgente che faccia tutta la comunità nazionale”.