“Il Giubileo è per la Chiesa cattolica un anno di conversione, di penitenza, di riconciliazione, di riflessione e di rinnovamento materiale e spiritale”; è anche un “Anno Santo” perché “è destinato anche a promuovere la santità di vita e la sacralità di ogni vita umana”. Lo ha detto mons. Joannis Lahzi Gaid, già segretario personale di Papa Francesco, nonché presidente dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, intervenuto questa mattina a Roma alla tavola rotonda “Il Giubileo chiama: Roma risponde”, dove si è parlato dell’importante appuntamento che attende la Capitale nel 2025. “L’Anno Santo – ha aggiunto Gaid – rispecchia l’universalità della Chiesa cattolica” e “invita ad aprire tutte le porte e i confini tre le persone, tra le nazioni e ad aprire anzi spalancare tutte le porte dell’egoismo, dell’individualismo e del materialismo che acciecano la nostra umanità”. E se Roma “è nuovamente chiamata a diventare la capitale del mondo”, il vero giubileo “però è quello personale”.
Nel richiamare il documento sulla Fratellanza umana sottoscritto nel 2019 viene sottoscritto dal Santo Padre e dal Grande Iman di Al-Azhar Ahmed Al Tayeb, ad Abu Dhabi, mons. Gaid ha evidenziato: “Fratellanza umana è un impegno per tutti noi”. Di qui l’importanza di tutelare i diritti fondamentali dei bambini: il diritto di crescere in un ambiente familiare, all’alimentazione, all’educazione e all’assistenza “un dovere della famiglia ma anche della società” e deve essere garantito ad ogni bambino nel mondo. Mons. Gaid ha quindi illustrato l’attività dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo, nata “dal grembo del Documento sulla Fratellanza umana”. Ora, ha concluso, “stiamo realizzando due progetti: l’Oasi della Pietà e il Bambino Gesù Women’s and Children’s Hospital. Servirebbe a Roma un progetto che unisca i romani dietro un sogno, un obbiettivo comune che va aldilà della territorialità e che rispecchia l’universalità di Roma ispirata a principi di solidarietà, tolleranza e comune senso di cooperazione”.