“L’amore può prendere varie forme, ma in voi c’è una forma privilegiata in cui l’amore trova casa”. Lo ha detto ieri pomeriggio a Cosenza padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio famiglia della Cei, parlando ai fidanzati e agli sposi della diocesi bruzia.
Per il sacerdote, “il cammino nuziale è un cammino di scoperta dell’altro, un motivo di meraviglia” e destinazione di ciò è “amare, è scoprire come donare la vita”, fuggendo “ogni rischio di vivere da soli questa dimensione, mentre il Papa in Amoris Laetitia ci insegna la ricchezza del matrimonio”. Padre Vianelli ha infatti sottolineato che “oggi l’amore è diventato un po’ un fatto privato, familiare”, ma così “c’è il rischio importante che perdiamo la consapevolezza che l’amore ha qualcosa a che vedere con la collettività perché ha bisogno di un percorso di condivisione”. Ed è proprio “alla luce di questo che emerge il tema della vocazione, perché ognuno di noi è custode di una parola di Vangelo e la nostra vita è fondamentalmente un cammino di discernimento a come poter far sì che questa parola affidataci possa diventare vita per me e per chi mi sta accanto”, ovvero “come rendere visibile la storia d’amore con Dio”. Padre Vianelli ha additato ai fidanzati e agli sposi cosentini l’immagine della famiglia di Nazareth e in particolare quella di san Giuseppe.