Giornata per la vita: mons. Cipollone (Lanciano-Ortona), “ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui”

“La pandemia, in cui siamo ancora immersi, è solo l’ultimo esempio, lampante, di come l’autosufficienza non sia abbastanza per rispondere ai bisogni, alle necessità e alle attese della società e del prossimo”. Lo ha scritto il vescovo di Lanciano-Ortona, mons. Emidio Cipollone, nel messaggio alla diocesi in occasione della 44ª Giornata nazionale per la vita che si celebra il 6 febbraio. “Durante la pandemia – prosegue il vescovo – abbiamo avuto molti esempi, a volte eroici (fino al dono della vita!), di persone che, come san Giuseppe, hanno saputo proteggere e custodire la vita sia nell’esercizio della professione, sia nelle diverse espressioni del volontariato, sia nelle forme semplici del vicinato solidale”. “Purtroppo, però, abbiamo avuto anche esempi negativi con manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate, spesso, da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti”, continua mons. Cipollone, evidenziando che “ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui – nel messaggio per la prossima Giornata del malato, Papa Francesco ci ricorda che anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare! –, che custodisca la sua vita dal male, dal bisogno, dalla solitudine, dalla disperazione”. Riferendosi poi alle iniziative in programma per la Giornata, il vescovo sottolinea che “le primule che vi vengono offerte sono un piccolo segno della vita che, se custodita, in ogni caso, vince sempre! E ciò che ricaveremo dalla vostra generosità servirà alla Pastorale familiare diocesana proprio per prendersi cura e custodire la vita di chi, nella nostra Chiesa locale, potesse averne necessità”. Sabato 5 febbraio, poi, nella parrocchia San Pietro apostolo è in programma dalle 20.45 la Veglia diocesana per la vita.

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