Secondo il report dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, contenente i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia relativi al periodo 7-13 febbraio, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva continua a diminuire arrivando all’11,6% del 15 febbraio rispetto al 14,2% dell’8 febbraio. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva diminuisce, passando da 1.376 a 1.119 con un decremento relativo del 18,7%.
Il tasso di occupazione in aree mediche Covid-19 a livello nazionale è anch’esso in leggera diminuzione; è pari al 23,8%.
Due Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto, a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; cinque sono classificate a rischio moderato. Le restanti 14 sono classificate a rischio basso.
“L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento”, si legge nel report.
L’epidemia “conferma un trend in decrescita, pur rimanendo in una fase delicata. È comunque necessario continuare con il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive raccomandate, ed in particolare distanziamento interpersonale, uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di assembramento”. Secondo gli esperti, “l’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia”.