“Il Cammino sinodale sta facendo maturare nelle Chiese in Italia un modo nuovo di ascoltare la realtà per giudicarla in modo spirituale e produrre scelte più evangeliche”. È quanto si legge nel Messaggio della Cei per la Quaresima, in cui si fa notare che “lo Spirito non aliena dalla storia: mentre radica nel presente, spinge a cambiarlo in meglio”. “Per il cristiano questo non è semplicemente il tempo segnato dalle restrizioni dovute alla pandemia”, scrivono i vescovi: “È invece un tempo dello Spirito, un tempo di pienezza, perché contiene opportunità di amore creativo che in nessun’altra epoca storica si erano ancora presentate”. “Forse non siamo abbastanza liberi di cuore da riconoscere queste opportunità di amore, perché frenati dalla paura o condizionati da aspettative irrealistiche”, l’esame di coscienza: “Mentre lo Spirito, invece, continua a lavorare come sempre”. ”Lo Spirito domanda al credente di considerare ancora oggi la realtà in chiave pasquale, come ha testimoniato Gesù, e non come la vede il mondo”, si ricorda nel messaggio: “Per il discepolo una sconfitta può essere una vittoria, una perdita una conquista. Cominciare a vivere la Pasqua, che ci attende al termine del tempo di Quaresima, significa considerare la storia nell’ottica dell’amore, anche se questo comporta di portare la croce propria e altrui”.