“A distanza di sei mesi un’altra ispezione, un’altra indagine: è un’umiliazione per la diocesi e per il vescovo. Voglio manifestare tutta la mia solidarietà per il vescovo che ha patito queste umiliazioni”. Ad esprimerla al vescovo di Ozieri, Corrado Melis, e alla diocesi è stato il card. Angelo Becciu, a margine della settima udienza del processo in corso in Vaticano sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. “C’è stato questo blitz di martedì scorso, questo mi ha afflitto tanto seppure le guardie di finanza e il procuratore di Sassari sono stati molto gentili”, ha proseguito il porporato: “Hanno fatto capire che era un atto dovuto, dopo una segnalazione venuta dall’ufficio del Promotore di Giustizia del Vaticano”. “Io sono fiero e orgoglioso di aver trovato fondi per sostenere questa cooperativa che dà lavoro a 60 ragazzi e ragazze che, come li chiama il Papa, sono ‘scarti’ della società”, ha dichiarato Becciu a proposito della Cooperativa Spes: “ex drogati, ex carcerati, ragazzi con problemi di salute. Anche durante la pandemia non è venuta meno l’occupazione, anzi, è aumentata. È una Cooperativa, braccio destro della Caritas di Ozieri, impegnata nel problema sociale. L’accusa che mi è stata fatta è che io, inviando soldi alla Caritas di Ozieri, ho voluto favorire i miei familiari. Questa è un’accusa dalla quale mi difenderò in tribunale e che ho sempre respinto e respingo”.