In questi mesi abbiamo letto e ascoltato storie di donne afghane cui sono negati diritti fondamentali. Il diritto allo studio, il diritto di esprimersi liberamente, il diritto di esistere in quanto donna. Emergenza Sorrisi, in partenariato con l’Università per stranieri di Perugia e Ghadir Future Foundation, lancia il progetto “Senza cultura non c’è libertà” per sostenere 3 giovani ragazze afghane e i loro sogni. Un progetto umanitario nato per promuovere il diritto all’istruzione e alla formazione delle donne afghane.
Attraverso il lavoro di Ghadir Future Foundation saranno individuate le studentesse afghane per le quali è compromesso o messo a rischio il diritto allo studio e si provvederà al trasferimento delle stesse in Italia attraverso il visto di studio. Il progetto coinvolgerà in questa prima fase 3 ragazze classe 1985, 1986 e 1991, nella speranza che possa diventare un caso pilota. Emergenza Sorrisi, attraverso un’apposita campagna di raccolta fondi, si farà carico delle spese necessarie al soggiorno delle studentesse nel nostro Paese promuovendo una vera e propria rete di sostegno per far fronte a tutte le esigenze connesse alla loro vita in Italia. L’Università per stranieri di Perugia offrirà loro l’opportunità di partecipare gratuitamente ai corsi di lingua e cultura italiana, un modo per avviare il loro personale percorso di studi nel nostro Paese.
“Il diritto all’istruzione deve essere un diritto universale – spiega Fabio Abenavoli, presidente e fondatore di Emergenza Sorrisi –. Durante le missioni chirurgiche effettuate dalla nostra organizzazione prima dell’insediamento dei talebani a Kabul, abbiamo avuto l’onore di formare chirurghe e infermiere che avevano avuto la possibilità di seguire i propri sogni e la loro missione di salvare le vite di tante persone. Questo non può essere cancellato, né tantomeno dimenticato. Per questo chiediamo il vostro sostegno nell’aiutarci a costruire con loro e per loro un futuro diverso. Siamo onorati dell’accordo di intenti stretto con l’Università per stranieri di Perugia e con Ghadir Future Foundation e crediamo che – mettendo a disposizione le esperienze di ognuno – questo progetto pilota permetterà di aiutare tantissime altre ragazze”.