Rom e Sinti: Apg23, dal 21 febbraio a Rimini la mostra itinerante che combatte le discriminazioni

Il prossimo 21 febbraio toccherà a Rimini ospitare “Romanipen. Identità e storia della cultura romanì”, la mostra itinerante che ha l’obiettivo di combattere la discriminazione di Rom e Sinti, stimolandone e favorendone l’inclusione nelle comunità locali in tutta Europa. L’esposizione, facente parte del progetto “Latcho Drom” e finanziata dal Right Equality and Citizenship Programme dell’Unione europea, è costituita da una mostra multimediale a cui si affiancano laboratori nelle scuole, corsi di formazione per operatori del settore e strumenti di sostegno per la regolarizzazione dei titoli di soggiorno di persone appartenenti al popolo Rom. Un percorso formativo e di sensibilizzazione alla cui guida c’è la Comunità Papa Giovanni XXIII, e che oltre a Rimini prevede tappe a Roma e Torino.
L’appuntamento di Rimini si terrà presso la parrocchia Sant’Agostino (via Cairoli, 36) dalle 17 alle 19, con la conferenza di apertura dal titolo “In viaggio verso l’inclusione”, da seguire sia in presenza sia on line (al sito apg23.org). L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 26 febbraio, dalle 14 alle 19. Direttore della mostra è Rašid Nikolić, marionettista e attivista della cultura Rom, dalla storia personale complessa e difficile: la fuga dalla guerra in Bosnia, l’esilio da bambino come rifugiato politico a Berlino, gli anni dell’infanzia in un campo nomadi di Torino. “Circa il 25% della popolazione Rom e Sinta in Italia vive nel degrado, mentre il restante vive regolarmente in abitazioni o situazioni autonome. – spiega Natascia Mazzon della Comunità Papa Giovanni XXIII, curatrice del progetto insieme a Lucia Sandiano –. Eppure il mondo mediatico tende ad enfatizzare le dinamiche delle fasce marginali, lasciando credere che Rom sia sinonimo di persona restia a qualsiasi percorso di inclusione. È la stessa esistenza dei campi a creare l’emarginazione sociale. Con questo percorso presenteremo storie ed eventi che mostreranno quanto di buono fiorisce in questa cultura e tradizione tanto straordinaria quanto sconosciuta. Camminare insieme, al fianco del popolo Rom, è possibile”.

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