Un invito ad agire per scongiurare la delocalizzazione della Ortofrutticola di Marradi è stato lanciato oggi dal presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl), Antonio Di Matteo, che “in piena sintonia con la Cei”, esprime “Profonda preoccupazione per le attuali condizioni del mondo del lavoro, caratterizzato da senso di insicurezza, forte precarietà, assenza di prospettive future e soprattutto con l’impatto di un caro energia (oltre il 110%) che rischia di mettere definitivamente in ginocchio le imprese italiane”. Dall’Ufficio di Presidenza di Mcl giunge anche “solidarietà e vicinanza agli 80 lavoratori (in maggioranza donne) della fabbrica di trasformazione delle castagne sita a Marradi, la cui chiusura, con delocalizzazione nel bergamasco, rischia di compromettere il futuro di tante famiglie”. Il presidente generale del Mcl sottolinea che “Non è accettabile che la logica aziendale del profitto a tutti i costi possa prevalere sul diritto al lavoro e sulle persone”. Richiamando le parole del Presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, Di Matteo esprime l’auspicio che “sia trovata rapidamente una soluzione per far proseguire a Marradi l’attività della azienda del settore ortofrutticolo in un territorio già fragile dal punto di vista socio-economico e con poche possibilità di lavoro”.