Invitato dal governo della Repubblica d’Egitto, l’arcivescovo di Concepción (Cile), vicepresidente della Conferenza episcopale cilena, mons. Fernando Chomali Garib, ha partecipato come relatore al 32° Congresso organizzato dal Ministero per gli Affari islamici dal titolo “Il contratto di cittadinanza e il suo impatto per raggiungere la pace globale”, svoltosi il 12 e il 13 febbraio.
Mons. Chomali, riporta una nota dell’arcidiocesi, ha proposto la conferenza intitolata “Il lavoro umano fonte di diritti e doveri e percorso per raggiungere la pace globale”. Alla luce della Dottrina sociale della Chiesa e del magistero sul lavoro, ha chiarito che il lavoro è un fattore indispensabile di coesione sociale poiché, insieme alla famiglia, tocca l’essenza stessa dell’essere umano nella sua vita personale, familiare, e sociale.
Secondo l’arcivescovo di Concepción, non ci sarà pace nel mondo né possibilità di raggiungere i tanto attesi diritti umani se le politiche pubbliche non saranno volte a riconoscere il lavoro umano dignitoso e adeguatamente retribuito, come elemento fondamentale dello sviluppo personale e comunitario.
Gli oltre 40 espositori presenti davanti a un pubblico molto numeroso hanno affrontato temi diversi in relazione al legame che deve esistere tra religione e società civile.
“È stato segno di speranza trovarsi in un ambiente di grande fratellanza in cui concetti come tolleranza, fraternità, bene, amore per il prossimo, unità e necessità di cercare e difendere i diritti dei cittadini erano molto presenti”, ha affermato Chomali. L’arcivescovo ha ringraziato per l’invito, gestito dall’ambasciatore egiziano in Cile, Amal Mourad.