Ucraina: Khomtsii (Acli), “in guerra da 8 anni ma se ne parla solo ora. Situazione di tensione ma più sostegno”

“La guerra c’è già da tanti anni, dal 2014, abbiamo un fronte caldo che è quello della Crimea e altri due territori occupati a est e se ci sarà un attacco ci aspettiamo che venga da lì oppure dalla Bielorussia, che è un alleato dei russi. Sul fronte muoiono nostri soldati, 1 o 2 al giorno da anni, ma i media internazionali ne parlano solo ora”. Questa è la testimonianza di Iaryna Khomtsii, coordinatrice del Patronato Acli in Ucraina e cofondatrice e direttrice dell’Agenzia Damo Radu, intervenuta in videocollegamento con la presidenza nazionale delle Acli, riunita oggi a Roma. “Noi cerchiamo di vivere la nostra quotidianità – ha spiegato Khomtsii – anche se non sappiamo se avremo sempre un collegamento internet perché ci sono attacchi informatici tutte le settimane e poi sentiamo anche una forte pressione: ci sono ambasciate che chiudono e predispongono l’estradizione dei diplomatici o dei voli che vengono cancellati”. “Siamo in una condizione di tensione – ha proseguito – anche se posso dire che 8 anni fa non c’era il sostegno concreto che sentiamo oggi, si parlava solo di preoccupazione per quello che stava accadendo, oggi invece c’è sostegno economico, militare, diplomatico, non ci sentiamo soli”. La Presidenza nazionale delle Acli ha assicurato il pieno sostegno al popolo ucraino e ha auspicato “che venga trovata la pace attraverso canali diplomatici per scongiurare una ferita nel cuore dell’Europa di cui nessuno ha bisogno, garantendo il proprio impegno all’interno delle reti per la pace italiane e la preghiera”.

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