(Strasburgo) “Noi siamo al fianco degli ucraini. Non possiamo accettare che il Cremlino decida al posto degli ucraini. Ci sono in gioco l’indipendenza e la sovranità di uno Stato. E tutti hanno diritti di determinare il proprio futuro: questo è il messaggio che vogliamo inviare a Mosca”. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, lancia, anche a nome dell’Ue, da Strasburgo il suo messaggio al presidente russo Vladimir Putin. “Il popolo ucraino sa che la sua democrazia ha ancora alcuni difetti da affrontare. Ma l’Ucraina oggi è un Paese sovrano, libero, più forte che nel 2014”, quanto subì l’aggressione russa in Crimea, “ed è proprio per questo che il Cremlino la minaccia di nuovo”. “Kiev ha fatto tanta strada: ha compiuto passi importanti per combattere la corruzione, ha costruito infrastrutture, ha creato nuovi posti di lavoro per i suoi giovani”, ha aggiunto Von der Leyen. L’Ue “sta mettendo insieme il più grande pacchetto di sostegno della nostra storia” verso l’Ucraina.
Quindi la presidente ha affermato che “ieri la Russia ha inviato messaggi contrastanti. Ma credo che ci sia spazio per la diplomazia”. “L’Unione europea e i partner transatlantici sono uniti più che mai in questa fase. Noi mandiamo un messaggio molto chiaro alla Russia: non scegliete la guerra. Il cammino della cooperazione è ancora possibile”. “Però – ha subito insistito – stiamo attenti, perché nonostante le notizie di ieri, la Nato non ha ancora visto dei segni di una riduzione dell’escalation delle truppe. E, se il Cremlino dovesse scegliere la violenza contro l’Ucraina, la nostra risposta sarà forte e unita”. “Robusta” anche la reazione sul piano economico. “La Russia dipende dall’Europa in tanti settori e le nostre sanzioni possono lasciare il segno, Putin lo sa”. Sul versante energetico occorre però che l’Ue punti a una diversificazione delle forniture di gas da altri Paesi e alle energie rinnovabili.
La presidente ha concluso: “Ci sono due possibilità future. La guerra della Russia contro Ucraina, con spaventose perdite umane. Le nostre relazioni con Mosca sarebbero compromesse. Ma c’è un altro futuro possibile: che Russia ed Europa collaborino per la tutela degli interessi comuni, in pace, per la prosperità futura. Sono certa che la popolazione russa preferisce questa opzione”.