(Strasburgo) “L’Ucraina affronta la minaccia di un’aggressione militare senza precedenti da parte della Federazione Russa. Questa non è solo una minaccia alla sicurezza dell’Ucraina e alla sicurezza del suo popolo. È anche una minaccia per il prospero sviluppo democratico ed economico dell’Ucraina, per l’ordine internazionale basato su regole e per la sicurezza dell’Europa nel suo insieme”. È l’incipit di una ferma e unanime presa di posizione adottata oggi a Strasburgo dalla Conferenza dei presidenti (presidente del Parlamento e leader di tutti i gruppi politici) sulla situazione in Ucraina. “Noi, leader dei gruppi politici al Parlamento europeo, condanniamo il potenziamento militare russo in Ucraina e dintorni e la minaccia di un’aggressione militare contro l’Ucraina. Questa formazione militare, al confine con l’Ucraina, in Bielorussia, nella Crimea annessa illegalmente, nel Mar Nero, nonché nelle entità separatiste non riconosciute di Donetsk e Luhansk, è una minaccia diretta alla sicurezza dell’Ucraina. La minaccia dell’uso della forza è contraria alla Carta delle Nazioni Unite e ai principi fondamentali del diritto internazionale. Siamo uniti nella nostra richiesta che la Federazione Russa metta fine alla sua minaccia militare e ai suoi tentativi di destabilizzazione e ritiri immediatamente e completamente le sue forze e il suo equipaggiamento militare dai confini dell’Ucraina”.
I leader dei gruppi politici affermano: “Sosteniamo fermamente l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti. Crediamo che la scelta delle alleanze da parte di qualsiasi Paese non debba essere soggetta all’approvazione di un Paese terzo. Sosteniamo gli sforzi diplomatici dei leader europei per disinnescare le tensioni ed esortiamo la Russia a contribuire all’immediata riduzione dell’escalation. Siamo ugualmente determinati a sostenere una risposta decisa se la Russia dovesse continuare a non rispettare i suoi impegni e obblighi internazionali e lanciare un attacco contro l’Ucraina”. Dal Parlamento si ribadisce la volontà, espressa al Consiglio dell’Unione europea, a varare eventualmente “severe sanzioni economiche e finanziarie contro la Federazione Russa in stretto coordinamento con i partner transatlantici”. Tali sanzioni dovrebbero includere l’esclusione della Russia dal sistema Swift, sanzioni individuali contro le persone vicine al presidente russo e alle loro famiglie, che comportino il congelamento dei beni finanziari e fisici nell’Ue e divieti di viaggio. “Ribadiamo la nostra richiesta di interrompere immediatamente il progetto Nordstream 2 se la Russia dovesse lanciare un attacco contro l’Ucraina”.