Parlamento Ue: solidarietà al popolo ucraino, sì a misure difensive. “Solo Kiev può decidere del proprio futuro”

(Foto SIR/Parlamento europeo)

(Strasburgo) “Respingiamo risolutamente qualsiasi tentativo di indebolire o minare i principi e i meccanismi per la sicurezza e la cooperazione in Europa e accogliamo con favore l’unità delle parti europee e transatlantiche al riguardo”. È un altro passaggio della dichiarazione sottoscritta a Strasburgo dalla Conferenza dei presidenti, che raccoglie tutti i partiti presenti in emiciclo. “Questi principi e meccanismi sono stati concordati congiuntamente nell’Atto finale di Helsinki del 1975, riconfermati nella Carta di Parigi per una Nuova Europa nel 1990 e sono oggi incarnati dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Pertanto, accogliamo con favore e sosteniamo senza riserve gli sforzi del presidente in esercizio dell’Osce volti ad avviare un dialogo sostanziale e sincero sulla sicurezza europea con l’obiettivo di riconfermare i principi, rafforzare le istituzioni e rinvigorire i meccanismi per la sicurezza in Europa in conformità con la lettera e lo spirito di Helsinki”.
“Esprimiamo la nostra totale solidarietà al popolo ucraino. Più di 14mila persone hanno già perso la vita in un tragico conflitto nell’Ucraina orientale, innescato dalla Russia e tenuto in vita dai cosiddetti separatisti sostenuti dalla Russia. Respingiamo risolutamente i continui tentativi russi di destabilizzare l’Ucraina, compreso il possibile riconoscimento delle cosiddette entità di Donetsk e Luhansk, e impedire al Paese di andare avanti nel suo cammino verso la democrazia e la prosperità”. Il documento prosegue: “Appoggiamo gli sforzi dell’Ucraina verso la riforma democratica, la prosperità economica e il progresso sociale. Crediamo che questi sforzi meritino il più forte sostegno possibile. Chiediamo pertanto all’Ue e ai suoi Stati membri di continuare a fornire sostegno politico, aiuto economico e assistenza macrofinanziaria e tecnica ove necessario, anche nei settori della difesa e della sicurezza, e di sviluppare una strategia a lungo termine per sostenere gli sforzi dell’Ucraina nel rafforzare le sue istituzioni democratiche e la sua economia”.
Quindi un passaggio sulla difesa: “Accogliamo con favore il fatto che alcuni Paesi abbiano intensificato il loro sostegno militare all’Ucraina e la fornitura di armi difensive, in linea con l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite che consente l’autodifesa individuale e collettiva. Chiediamo inoltre all’Ucraina di rimanere unita e ferma nelle sue riforme globali in linea con gli impegni presi nell’ambito dell’accordo di associazione dell’Ue. Queste riforme sosterranno le ambizioni dell’Ucraina per una più stretta associazione politica ed economica con l’Ue. Chiediamo alle istituzioni dell’Ue di mantenere una prospettiva credibile a lungo termine per l’adesione dell’Ucraina all’Europa comunitaria”.
Infine: “Solo gli ucraini possono decidere il percorso che il loro Paese dovrebbe intraprendere per il futuro. Sosterremo i loro diritti democratici, le libertà fondamentali e i diritti umani, nonché la scelta del Paese per un futuro europeo in libertà, democrazia, pace e sicurezza”.

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