Un appello affinché le nazioni europee, “consapevoli delle loro radici cristiane, risveglino lo spirito di riconciliazione, di fraternita, di solidarietà, di pace, di rispetto di ogni Paese e della libertà di ogni Paese”. A rivolgerlo è stato il Papa, che al termine dell’udienza di oggi, durante i saluti ai pellegrini polacchi, pur senza citarla è sembrato riferirsi indirettamente, ancora una volta, alla crisi in Ucraina. “Lunedì abbiamo celebrato la memoria dei santi fratelli: Cirillo, Monaco e Metodio, vescovo, apostoli degli Slavi e Patroni d’Europa”, ha ricordato Francesco: “Preghiamo Dio affinché, per la loro intercessione le nazioni di questo continente, consapevoli delle loro radici cristiane, risveglino lo spirito di riconciliazione, di fraternita, di solidarietà, di pace, di rispetto di ogni Paese e della libertà di ogni Paese”. agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. “In un mondo che continua ad essere lacerato da contrasti profondi e apparentemente insanabili – l’invito durante il saluto ai fedeli italiani – ciascuno di voi sia, per parte propria, segno di riconciliazione che affonda le sue radici nella Parola del Vangelo”.