Un vero e proprio disastro, dalle dimensioni non ancora ben quantificate. Certamente, dato il notevole numero di dispersi, andrà probabilmente aggiornato il numero provvisorio delle vittime accertate, finora 34.
A partire dalla giornata di ieri il maltempo si è riversato sui monti che circondano Rio de Janeiro, capitale dell’omonimo Stato brasiliano, e ha colpito, con piogge, inondazioni, smottamenti, soprattutto la città di Petrópolis, che si trova a qualche decina di chilometri dalla metropoli carioca e sorge su un territorio estremamente fragile dal punto di vista ideo-geologico. Il numero provvisorio delle vittime è stato confermato dalla Protezione civile. Uno dei punti più critici è quartiere Alto da Serra, dove una fiumana di sassi e fango ha distrutto diverse abitazioni e il noto locale Morro de oficina. Il Comune locale ha intanto decretato lo stato di calamità pubblica e annunciato la sospensione delle attività scolastiche. Il ricordo di molti abitanti locali è andato al 2011, quando la città fu investita da una drammatica alluvione
Nel frattempo la presidenza della regione Est 1 (Stato di Rio de Janeiro) della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, in una nota, esprime la propria solidarietà a tutto il popolo di Petrópolis.
“Invitiamo la Chiesa cattolica presente nello Stato di Rio de Janeiro a unirsi nella preghiera, affinché questi fratelli e sorelle colpiti trovino conforto in mezzo al dolore per la perdita dei loro parenti, familiari e amici. Facciamo anche una grande catena di solidarietà nelle nostre chiese, inviando donazioni alla Diocesi di Petrópolis”. A questo proposito è stata aperta una raccolta su conto bancario. Tutti i fondi raccolti saranno utilizzati per azioni di emergenza e per l’aiuto delle famiglie. “Esprimiamo inoltre la nostra vicinanza alla Chiesa diocesana di Petrópolis, attraverso il suo vescovo dom Gregório Paixão, e preghiamo attraverso l’intercessione della Madonna, affinché l’Amore Divino sia la nostra vera consolazione in questo tempo di dolore e sofferenza”.