Nella festa dei santi Cirillo e Metodio, i quattro vescovi delle diocesi russe hanno rivolto un appello ai propri fedeli: “non perdete la presenza dello Spirito e l’entusiasmo”. Il riferimento è al processo sinodale “giunto al suo punto centrale”. Alcune comunità “hanno già fatto molta strada e potrebbero aver perso il loro entusiasmo iniziale, altre sono appena agli inizi, altre forse non ne hanno nemmeno sentito parlare”, scrivono i vescovi. “Ognuno va come meglio può, ma siamo tutti chiamati ad andare”, incoraggia la lettera che domenica 20 febbraio sarà letta in tutte le celebrazioni – perché nella Chiesa “non ci si può sedere fuori ad aspettare”, le sfide “sono troppo gravi per rimanere indifferenti”. Compito principale del processo sinodale è rinnovare la consapevolezza della missione della Chiesa, dell’annuncio della Parola di Dio quindi “nessuno può dire che non lo riguardi”. Il sinodo è anche occasione per confessare insieme la propria fede e “un momento di guarigione delle nostre ferite, di riconciliazione e di perdono delle offese reciproche che interferiscono con la nostra testimonianza comune e ci tolgono la gioia di essere Chiesa”. Quindi serve ascolto, spiegano i vescovi. Il sinodo infine è un “percorso aperto al futuro” e la tappa decisiva sarà “mettere in pratica ciò che lo Spirito dice a noi come Popolo di Dio attraverso la nostra comunione”.