Da oggi, la Congregazione per la Dottrina della Fede comprende due Sezioni: una dottrinale e l’altra disciplinare, “ciascuna coordinata da un segretario che coadiuva il prefetto nell’ambito specifico di propria competenza, con la collaborazione del sotto-segretario e dei rispettivi Capi Ufficio”. Ad introdurre questa novità è il Papa, tramite il Motu proprio “Fidem servare”, con il quale viene modificata la struttura interna della Congregazione, disposta da san Paolo VI, che con il Motu proprio Integrae Servandae ha mutato l’appellativo del Dicastero in “Congregazione per la Dottrina della Fede”, e da san Giovanni Paolo II, che nella Costituzione Apostolica Pastor Bonus ha precisato le sue competenze. “Ora, considerata l’esperienza maturata in questo tempo dalla Congregazione in diversi ambiti di lavoro, e l’esigenza di darle un’impostazione più adatta all’adempimento delle funzioni che le sono proprie”, Bergoglio ha ritenuto ritenuto opportuno l’introduzione delle due distinte sezioni, ciascuna con compiti specifici. “La Sezione Dottrinale, attraverso l’Ufficio dottrinale, si occupa delle materie che hanno attinenza con la promozione e la tutela della dottrina della fede e della morale”, si legge nel Motu proprio: “Essa, inoltre, favorisce gli studi volti a far crescere l’intelligenza e la trasmissione della fede al servizio dell’evangelizzazione, perché la sua luce sia criterio per comprendere il significato dell’esistenza, soprattutto di fronte alle domande poste dal progresso delle scienze e dallo sviluppo della società”. “Per quanto concerne la fede e i costumi – prosegue l’articolo 2 – la Sezione predispone l’esame dei documenti che devono essere pubblicati da altri Dicasteri della Curia Romana, nonché degli scritti e delle opinioni che appaiono problematici per la retta fede, favorendo il dialogo con i loro autori e proponendo i rimedi idonei da apportare”. A questa Sezione, inoltre, è affidato il compito di “studiare le questioni relative agli Ordinariati personali istituiti mediante la Costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus”. Alla Sezione Dottrinale, infine, afferisce l’Ufficio Matrimoniale, istituito “per esaminare, sia in linea di diritto che di fatto, quanto concerne il ‘privilegium fidei’”.
La Sezione Disciplinare, attraverso l’Ufficio disciplinare, si occupa invece dei “delitti riservati alla Congregazione” e da questa trattati mediante la giurisdizione del Supremo Tribunale Apostolico. Essa, dispone il Papa, “ha il compito di predisporre ed elaborare le procedure previste dalla normativa canonica perché la Congregazione, nelle sue diverse istanze (Prefetto, Segretario, Promotore di Giustizia, Congresso, Sessione Ordinaria, Collegio per l’esame dei ricorsi in materia di delicta graviora), possa promuovere una retta amministrazione della giustizia”. A tale scopo, la Sezione “promuove le opportune iniziative di formazione che la Congregazione offre agli ordinari e agli operatori del diritto, per favorire una retta comprensione e applicazione delle norme canoniche relative al proprio ambito di competenza”. La Congregazione per la Dottrina della Fede – si legge ancora nel Motu proprio – dispone di un Archivio corrente per la custodia e la consultazione dei documenti, che gestisce anche gli Archivi storici delle antiche Congregazioni del S. Uffizio e dell’Indice.