Fine vita: Università Cattolica, al via un ciclo di tre incontri. Si parte il 16 febbraio con il dibattito “Diritto alla cura o diritto a morire?”

Malattia, inizio e fine vita. I momenti cruciali dell’esistenza umana pongono domande, chiedono risposte, aprono orizzonti con cui da sempre l’uomo si confronta senza riuscire a racchiuderli in una visione univoca. Il Centro di Ateneo di Bioetica e scienze della vita e il Centro di ricerca sulla Filosofia della persona Adriano Bausola (CrifipAB) dell’Università Cattolica promuovono, in collaborazione con la facoltà di Scienze della formazione e il dipartimento di Filosofia dell’Ateneo, un ciclo di tre incontri a partire dalle problematiche relative alla fine della vita.
“Diritto alla cura o diritto a morire? Dal suicidio all’eutanasia: una questione aperta” il titolo del primo convegno che si svolgerà mercoledì 16 febbraio nell’aula NI 110 in via Nirone 15 a Milano dalle 15.30. “Dalla rinuncia ai trattamenti alla richiesta di morire” sarà il focus dell’intervento di Alessio Musio, docente di Filosofia morale dell’Università Cattolica. La domanda se esista un diritto di morire e la sentenza della Corte Costituzionale sul suicidio sarà al centro della riflessione di Andrea Nicolussi, docente di Diritto civile della Cattolica. Per restare in ambito giuridico ma con una prospettiva filosofica, Laura Palazzani, docente di Filosofia del diritto alla Lumsa, parlerà di filosofia del diritto e legislazione sul diritto di morire, soffermandosi sullo spazio tra autonomia e responsabilità.
Saranno poi due medici della facoltà di Medicina e chirurgia del campus romano della Cattolica a intervenire. Antonio G. Spagnolo, docente di Medicina legale e delle assicurazioni, parlerà del ruolo del Comitato etico territoriale in tema di eutanasia e suicidio assistito; Vincenzo Valentini, docente di Diagnostica per immagini e radioterapia, affronterà la questione di come cambia la percezione della professione medica di fronte alla richiesta di morte.
Il ciclo di incontri proseguirà il 3 marzo con il dibattito “Incurabile e inguaribile: la distinzione dimenticata” e il 6 aprile con il convegno “Con corpo di donna: La questione della maternità surrogata”.

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