“Grave bilancio per una frana caduta martedì nei dintorni di Pereira, capoluogo del distretto colombiano di Risaralda, nella zona “cafetera” della cordigliera centrale: 15 morti, almeno 35 persone ferite, 52 famiglie evacuate. A causa del maltempo di questi giorni, un “pezzo di montagna” si è staccato e ha travolto le abitazioni sottostanti, nei quartieri di La Esneda e San Jorge del municipio di Dosquebradas, nell’area metropolitana di Pereira, lungo il fiume Otún, che a sua volta in questi giorni è tracimato dai suoi argini. La diocesi di Pereira, in una nota firmata dal vescovo, mons. Rigoberto Corredor Bermúdez e dal suo presbiterio, ha espresso il proprio dolore per l’accaduto ed esprime la propria solidarietà alla popolazione. Il vescovo rivolge “un appello alle autorità, perché trovino le modalità per mitigare il rischio di coloro che vivono sulle rive del fiume”. Fin dal 1989 il quartiere di La Esneda è incluso tra le località di “rischio non mitigabile” a livello idrogeologico. In pratica, è difficile pensare a interventi risolutivi, per un centro abitato che non dovrebbe stare là dove si trova. La Chiesa locale esprime disponibilità “a offrire l’aiuto solidale necessario, attraverso la Caritas diocesana e le parrocchie vicine all’area della tragedia”, in particolare la comunità di San Vincenzo de Paoli. La popolazione si è adoperata personalmente per rimuovere le macerie, riuscendo a salvare diverse persone. La diocesi ricorda che quanto accaduto trova un precedente 45 anni fa. Infine, il vescovo chiede “la protezione di Dio su quelle famiglie che stanno soffrendo a causa di questa calamità naturale”.